venerdì 17 aprile 2009

Coltivare le connessioni



Sono in un ritardo spaventoso ma finalmenet anche io credo di poter postare le mie opinioni sull'articolo del prof Coltivare le Connessioni http://www.scribd.com/doc/12859285/Coltivare-Le-Connessioni

. Devo dire che era molto lungo e molto intenso e leggerlo mi ha richiesto un sacco di tempo soprattutto per la marea di riflessioni che mi hanno inondato la testa e che più volte mi hanno spinto a fermarmi a pensare interrompendo così la lettura. Come già molti hanno detto, esprimersi su un tema tanto vasto in 200 parole è assai difficile perciò sebbene mi trovi in accordo con molti altri aspetti, citerò solo quelli che più mi hanno colpito (e non riuscirò comunque a stare nelle 200).
Innanzitutto il fatto di riconoscermi come nodo nella rete del web.2 in generale, e della bloclasse nello specifico, mi ha fatto pensare che faccio parte di una totalità vasta e variopinta, e estendendo il mio punto di vista, ho allargato questa condizione all’umanità tutta. L’umanità è fatta di tanti piccoli nodi vivi e legati tra loro ma è viva essa stessa e pulsante e oltrepassa l’individuo e sublima nell’infinito. A tal proposito mi trovo d’accordo che il tutto, il nuovo è più della semplice somma delle parti ma altresì trovo giusto sottolineare che la rete lascia spazio e libertà al singolo, il quale può esprimersi e comunicare coltivando, giustappunto, le sue connessioni. Il punto sta proprio nel prendere a cuore le nostre connessioni e coltivarle come faremmo con le piante del nostro orticello, sia le connessioni “telematiche” che le “reali” (uso le virgolette in quanto non è affatto detto che le connessioni telematiche non siano reali)… ma quanta fatica! Difficle mantenere le amicizie, curarle, nutrirle, star bene attenti che non appassiscano. Difficile crearne delle nuove, scegliere il terreno giusto per seminarle e poi proteggerle, impedire che una folata di vento troppo freddo le congeli sul nascere.
Secondo il mio modesto parere la rete non può rimpiazzare la qualità di conoscenza trasmessa di generazione in generazione e riparare del tutto alla “perdita di quelle che prima erano conoscenze innate poiché respirate nell’aria”. Non può perché certe cose non sono riproducibili e non può perchè ancora non è accessibile a tutti o perchè spesso non è correttamente usata in tal senso. Però nella rete risiede la potenzialità di una conoscenza multiforme e pressochè illimitata, una potenzialità che se ben sfruttata potrà esaudire la sete di sapere di tutti.
Mi stupisco dei miei stessi pensieri dato che fino a un paio di anni fa ero molto scettica sull’effettiva utilità di internet. Ritenevo che il computer e tutto ciò che ci stava dietro fossero una noiosa e sterile perdita di tempo. Come mi sbagliavo! Mi sbagliavo perchè ero ignorante in materia, e sono felice di aver cambiato del tutto le mie opinioni a riguardo; chi sta sempre fermo arroccato sulle proprie idee senza provare a capire ciò da cui fugge è e rimarrà sempre un imbecille.
A tal proposito mi sono ritrovata esattamente nelle opinioni di Beppe Grillo: anche lui come me era contro Internet fino a qualche anno fa: guardare per credere:

http://www.youtube.com/watch?v=w2AzjSEhxqY


Adesso GRillo elogia le infinite possibilità di comunicazione, di espressione e di informazione libera e io mi unisco alla sua voce:

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