martedì 17 marzo 2009

Nessuno Escluso


Avete visto lo spot "Nessuno Escluso" questi giorni alla tv? Se non vi è capitato dateci un occhiata.

http://www.youtube.com/watch?v=D55NY9FimVI

Dopo averlo visto mi sono voluta un po’ informare della pratica della MGF (mutilazione genitale femminile). Ho scoperto delle cose sconcertanti che credo non sappiate in molti...

tutte le mutilazioni a carico dei genitali femminili vengono definite col nome generico di infibulazione, e sono praticate attualmente in 28 paesi dell'Africa. E già che siano praticate attualmente un po’ d’impressione me la fa, non so a voi…

Tali mutilazioni possono limitarsi a pratiche simboliche che non comportano vere conseguenze sulla salute oppure può trattarsi di vere e proprie asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra cui può seguire cauterizzazione e cucitura della vulva.

Queste pratiche sono molto diffuse e ledono sia la salute fisica che quella psichica delle bambine e delle adolescenti che vi sono sottoposte: le conseguenze nei rapporti sessuali sono immaginabili, inoltre molto spesso la MGF causa l'insorgere di cistiti, ritenzione urinaria e gravi infezioni… E anche nel raro caso in cui non vi fossero pesanti conseguenze sulla salute, pensate a quale brutalità è stata inflitta a queste donne, mutilate della loro identità sessuale come se questa fosse di per sé una vergogna… è evidente che per la figura femminile le implicazioni sociali di tale fenomeno sono devasanti.

Tanto per darvi un’idea vi riporto qualche dato numerico: in Egitto (dove l’infibulazione ha avuto le sue origini) circa il 90% delle donne ha subito l'infibulazione, in Somalia la pratica è diffusa al 98% tanto che questo paese è stato definito le pays des femmes cousues (il paese delle donne cucite). A me pare inverosimile, eppure è la realtà di molte donne.

..Si ma insomma noi siamo estranei a queste vicende da terzo mondo!... e invece no! Non più.

Col fenomeno dell’immigrazione ormai questa realtà fa parte anche del nostro paese per cui è bene essere informati:

"In Italia sono circa 40.000 la donne che hanno subito l'infibulazione.L'Italia è oggi la nazione europea che, per la particolare tipologia di flussi migratori, risulta il Paese con il più alto numero di donne infibulate" (Liliana Ocmin, vicepresidente del comitato per le Pari Opportunità)

Stupiti? Io parecchio..

Attualmente ci sono vari movimenti per l'emancipazione femminile, soprattutto in Africa, che si adoperano contro queste pratiche. Negli anni '90 è stata lanciata da Emma Bonino la prima campagna italiana per l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili.Nel gennaio 2006 il Parlamento ha provveduto a tutelarela donna da queste pratichecon un articolo che punisce con la reclusione da 4 a 12 anni chi cagiona la mutilazione degli organi genitali femminili e condanna il medico colpevole di aver operato donne a tale scopo con l'interdizione dall'esercizio della professione da 3 a 10 anni, che a me sinceramente sembrano pure pochi…


1 commento:

  1. Ciao bene,
    sono rimasta veramente molto colpita da quetso tuo intervento e ti confesso che non ero assolutamente a conoscenza di una "pratica animalesca" del genere, come credo molti altri di noi.
    Tutto questo mi fa pensare che nel 2009, dopo tante battaglie per l'emancipazione femminile, in realtà non siamo arrivate a niente, visto che continuiamo ad essere trattate come dei puri oggetti ( in questo caso sessuali ), il chè mi fa inorridire!
    La verità è che ancora oggi, da parte di molti uomini, la donna viene vista come un' entità inferiore, adatta solo a fare la casalinga e per la quale è impossibile immaginare una sorta di carriera in qualunque campo!
    Questa è la dura ma triste realtà
    Il mondo andrebbe svecchiato

    RispondiElimina